d) coinvolgere nella sua strategia energetica e climatica il settore dei trasporti, che per il 96% dipend
e dal petrolio ed è responsabile del 30% delle emissioni nell'UE; definire come obiettivo assoluto dell'UE una riduzione del 30% delle emissioni di gas ad effetto serra imputabili al settore dei trasporti entro il 2020, in linea con gli obiettivi dell'UE nel quadro del protocollo di Kyoto; ridurre dell'1% annuo, nel quadro della ripartizione m
odale, la parte dei modi di trasporto che producono elevati livelli di gas serra, ad
esempio au ...[+++]tomobili, veicoli industriali e aerei, a favore di modi di trasporto più ecologici, come la ferrovia e i trasporti sostenibili per via navigabile; attuare misure intese ad evitare i trasporti e aumentare l'efficienza energetica dei modi di trasporto, in particolare imponendo un limite medio vincolante di 120g di CO2/km per i nuovi veicoli del parco automobilistico dell'UE entro il 2012, vale a dire esattamente quello che l'industria automobilistica promise - senza peraltro riuscire a realizzare -volontariamente nel 1998, che potrebbe essere associato allo scambio di quote di emissioni tra produttori; realizzare, successivamente, un ulteriore incremento dell'efficienza, pari al almeno 10g di CO2/km ogni due anni; internalizzare i costi sociali e ambientali nel prezzo del carburante ed eliminare le sovvenzioni e le esenzioni fiscali ingiuste, in particolare per il settore dell'aviazione, ed imporre un'imposta sul kerosene per far si che i singoli modi di trasporto godano delle stesse condizioni; d) im Rahmen ihrer Energie- und Klimastrategie Befassung mit dem Verkehrssektor, der zu 96%
von Öl abhängig ist und für 30% der EU-Emissionen verantwortlich ist, Vorgabe eines absoluten 30%-Zieles für die Treibhausgasemissionen im EU-Verkehrssektor bis 2020 im Einklang mit ihren Kyoto-Zielen, Festlegung einer jährlichen 1%-Verlagerung des Anteils der Verkehrsträger von Arten mit hohem Ausstoß von Klimagasen, d.h. Pkw, Transportfahrzeuge und Flugzeuge, auf klimafreundlichere Transportmittel wie Schienen- und nachhaltige Wasserfahrzeuge, Umsetzung von Maßnahmen zur Verkehrsvermeidung und zur Erhöhung der Energieeffizienz der Verkehrsträger
...[+++], insbesondere durch Festsetzung eines verbindlichen EU-Grenzwerts von 120 g CO2/km für den durchschnittlichen Ausstoß neuer Fahrzeuge bis 2012, was genau die Autoindustrie 1998 durch ihre freiwillige Selbstbeschränkung versprochen - und nicht erreicht- hat, und was sich vielleicht mit dem Handel mit Emissionsquoten zwischen Herstellern vereinbaren ließe, weitere Effizienzsteigerung von mindestens 10 g CO2/km alle zwei Jahre im Anschluss daran, Einbeziehung der Sozial- und Umweltkosten in den Treibstoffpreis und Abschaffung unfairer Subventionen und Steuerbefreiungen insbesondere für den Luftfahrtbereich und Einführung einer Kerosinsteuer, damit zwischen den verschiedenen Verkehrsträgern gleiche Wettbewerbsbedingungen geschaffen werden;